TUDO AZUL

Pare che il cielo sia nero visto dallo spazio.

Non facciamolo sapere ai brasiliani.

Per loro tutto è blu, il cielo, il mare, il mondo intero.

L’azzurro gioioso del cielo in una domenica mattina d’estate loro ce l’hanno dentro. Sempre.

E non importa se la giornata è iniziata storta, più tardi si aggiusterà.

E non importa quanti zeri abbia il tuo conto in banca,  se hai un conto in banca, il mondo resta azzurro anche se vivi in  strada e devi trasportare un carretto per raccogliere rifiuti da riciclare per sopravvivere. In quel carretto tu ti senti un principe e sei padrone del mondo intero!

 

I brasiliani sono calorosi e accoglienti, quanto il sole che li scalda tutto l’anno;

sono generosi, quanto la natura rigogliosa che li circonda;

 

loro quando ti vedono non ti salutano con una stretta di mano, loro ti abbracciano, tutti, e tanto, e non importa se sei una perfetta sconosciuta incontrata per caso.

E si baciano. Oh quanto si baciano! Si abbracciano e si baciano anche se stanno per separarsi per poche ore. Eravamo così in Italia, dove ci siamo persi?

Ho conosciuto questo Brasile generoso, allegro ed espansivo, ho visto la Paulista la domenica mattina, 3 chilometri di pura gioia, gente di tutti i tipi, giovani, vecchi, bambini, poveri e ricchi divertirsi, ballare, suonare, giocare e mangiare ad ogni ora.

E ho pensato a Napoli, la Napoli di tanti anni fa, la Napoli chiassosa, gioiosa, allegra e invadente, della pizza a portafoglio e della ferrata in piazza Dante, del chiasso dei mercati  e quello più intimo e più plateale dei bassi,la Napoli che ti vendeva un mattone incartato come fosse un lingotto, ma che ti aiutava e ti accompagnava se eri veramente in difficoltà.

Cocco, per berne l’acqua.
Canna da zucchero per estrarne il succo.

 

 

Ho conosciuto questo Brasile accogliente e caloroso, anche se padre Vittorio mi avverte che ce n’è un altro, un sottofondo di delinquenza, di gente abituata a vivere senza Stato, di gente che ti punta la pistola per pochi spiccioli; e la tv qui lo ricorda ogni giorno, come pure ti mostra le foto di una San Paolo completamente allagata, impraticabile ed inagibile quando piove perché le fogne sono intasate a causa dei rifiuti ingombranti che dalle favelas finiscono direttamente nei corsi d’acqua. E tutti ti parlano della corruzione che sta venendo oggi a galla in una sorta di mani pulite colossale che scoperchia pentoloni di tangenti che hanno bruciato miliardi di euro in un Paese dove milioni di persone sono alla fame.

casa di un morador de rua

Ok, lo so, e ci credo, ma preferisco portarmi nel cuore i sorrisi e gli abbracci della gente che qui mi ha accolto.

Tudo azul, il resto si aggiusterà.

Il morador de rua dorme cullato da una musica muta

 

4 commenti su “TUDO AZUL”

  1. 🙂 ho conosciuto due persone brasiliane ed è vero loro sono per il contatto sono affettuosi,buoni, veri …sei bellissima con l’ abito etnochic camomilla 😉 <3

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