Tutto arriva a chi sa aspettare.

Domani ricomincia Avanti un altro.

Ritrovo questa lettera spedita nel 2016 e mi piace pubblicarla nel blog. Per ricordare a tutti che la fortuna aiuta gli audaci e che non è mai troppo tardi per realizzare un sogno.

 

E’ passato un anno da quella meravigliosa esperienza che è stata per me la partecipazione ad avanti un altro.

Non voglio concludere questi 12 mesi senza ringraziare uno per uno tutti voi che avete contribuito, forse anche inconsapevolmente, a  rendere speciale la mia avventura.

La disperazione fa vedere i ciechi e tale ero quando ho deciso di fare i provini, un lungo e apparentemente infinito periodo buio attraversava la mia esistenza, dondolavo su un’altalena legata ad un filo sull’abisso, ma con un fuoco dentro mai sopito, e alimentato dalla mia stessa disperazione, anzi direttamente proporzionale ad essa.

Almeno uno dei problemi, quello economico, doveva essere risolto in qualche modo: vanno tanti fessi a giocare, perché non tentare?

E così ho iniziato a fare tutti i provini possibili,  voi nemmeno potete immaginare con quale spirito di angoscia e paura, e,  dopo averli provati tutti, posso dire senza ombra di dubbio che la professionalità di Daniele è ineguagliabile.

Ma il tempo passa e così approdo finalmente al programma quasi due anni dopo, quando avevo ormai perso le speranze.

Dopo una notte insonne e un treno perso, arrivare negli studi è stata un’esperienza quasi onirica  (devo dire la verità, quei containers sanno tanto di campo di concentramento nazista, con tutta questa gente che ci prende in consegna e ci sballotta da qui a lì).

Ma ho incontrato solo persone dalla grande professionalità, a cominciare dall’autista, passando per sarte, truccatori, parrucchieri, autori,  ho in mente i volti di voi tutti: Stefano, Daniele, Annamaria, Alessandra, Christian, Emanuele, Valerio, Massimo, Gina, mi perdonerete  se di alcuni non ricordo i nomi. Quel che è certo è che ho avuto la netta sensazione di trovarmi tra persone che conoscono bene il loro mestiere e lo fanno al meglio, e che questa è senz’altro una concausa del successo del programma.

Non ero mai stata in uno studio televisivo, ed anche lì sono stata spiazzata all’inizio; forse lo studio di avanti un altro è l’emblema di quello che si definisce un “circo mediatico”: uno da casa si immagina chissà che e poi si trova catapultato in una  piccola pista circense con tanto di  clown, giocolieri e bestiario esotico. Ma è lì che ho compreso veramente la genialità di Bonolis. Solo un visionario come lui poteva immaginare un tale programma che desse spazio a ciascuno  di esprimersi al meglio per come è, senza artifici e filtri di sorta; e quanto non capiscano una mazza quegli pseudointellettuali che lo attaccano per  “Quel suo costante sfizio di manipolare a proprio share e consumo la gente comune, o ancora peggio farla sentire all’angolo quando cade in qualche ignoranza.”  Mettere a nudo le peculiarità di ciascuno, i difetti di tutti, significa ironizzare anche su sé stessi e apprezzare ciascuno per come è, e poi non sarà colpa di Bonolis se l’analfabetismo in Italia è dilagante, merito suo è portare alla ribalta chiunque almeno un giorno nella vita! E, se ti va bene, trovi pure lavoro: quando mai  Leonardo Tricarico avrebbe immaginato di lavorare in tv? Ma, si sa, il potere logora chi non ce l’ha, io stessa ho dovuto subire commenti di esimi colleghi che non hanno visto la puntata perché “noi a quell’ora vediamo programmi più interessanti” e io da allora non riesco a non immaginarli ogni sera alle 7 seduti intorno a un tavolo a leggere Proust.

La mia puntata  è andata bene, io mi sono sentita al posto giusto al momento giusto, mi sono sentita per tutto il tempo protetta da un mantello invisibile che mi indirizzava verso un esito positivo, era come se tutto quello in cui avevo sperato e che avevo cercato negli ultimi anni si stesse avverando. Ecco, proprio tutto, perché era almeno un anno che andavo alla ricerca di un guadagno extra, e chiedevo di vincere lo stipendio di un anno per regalarmi un anno sabbatico, ed è esattamente la cifra che mi è arrivata…ma perché non ho chiesto un milione di euro?…

Devo ringraziare Luca Laurenti che, inconsapevolmente, mi ha messo completamente a mio agio perché mi ha fatto ridere di vero cuore così non ho più pensato alle telecamere, alla gente, alla potenziale figuraccia che stavo per fare.

Devo ringraziare Christian Monaco, che prima del gioco finale è venuto da me e mi ha detto “sappi che io credo in te”.

Devo ringraziare Emanuele e Valerio, due truccatori dolcissimi che mi sono stati vicini per tutta la puntata.

Ovviamente i miei compagni di viaggio, il mitico gruppo di  concorrenti con cui ancora oggi sono in contatto.

E lo iettatore, e il mago benevolo e Martufello  a cui ho stretto la mano prima di entrare perché mi portassero fortuna.

E la signorina Paola che, finita la puntata è venuta a complimentarsi e gioiva per il fatto che un’insegnante avesse vinto.

E Gerry, ho sperato tanto che non mi chiedesse “cosa fai nella vita?” perché io odio quell’espressione, la trovo inutile e insulsa, cosa faccio? Vivo! Ma la sua professionalità è unica, io ho sempre seguito tutti i suoi programmi e sono stata felice di aver potuto condividere con lui questa mezz’ora di vita, anche se sapevo che questo non era proprio un programma tagliato per lui perché, diciamocela tutta, Bonolis si è cucito addosso un programma  su misura per sé e inadatto a chiunque altro!

Gerry è stato bravissimo a valorizzare il mio paese scherzando sul salame che non avevo portato, e voglio credere che quando, qualche puntata dopo, ha salutato Nicole perché la zia aveva portato il salame, ce l’avesse con me, che davvero glielo avevo mandato tramite Daniele.

Poi i soldi sono arrivati, davvero: Silvio paga anche se non sei un’olgettina,  garantisco! Anzi, ironia della sorte, ho militato in Forza Italia, e ci ho rimesso solo denaro, tempo e, a volte, anche la faccia, poi è bastata mezz’ora in TV per avere sul conto corrente più di 27000 euro netti!

E la faccia non l’ho persa, anzi, io non potevo uscire di casa, non avevo il telefono libero e ho avuto centinaia di richieste di amicizia su facebook, e molte davvero strane (esistono davvero uomini che ti cercano perché sei andata in tv 10 minuti e hai un décolleté prosperoso!?).

Io ho sempre studiato nella mia vita, collezionando doppioni di titoli quasi fossero figurine (due maturità, due lauree, master ecc) e poi  bastano 10 minuti in tv, 2 domande a cui rispondi per cui i tuoi concittadini si accorgono che sei brava? Ma allora, nell’era di internet vale ancora il dogma “l’hanno detto in tv”? E soprattutto io mi chiedo se queste persone non siano le stesse che nei due anni precedenti mi hanno accompagnata sull’orlo del baratro, spiando i miei movimenti, fotografando i miei spostamenti,  decidendo, dall’alto delle loro piccole e inutili vite, se, come e quando la mia condotta fosse moralmente accettabile.

Ma tant’è, ho spalle forti e sono stata determinata a rialzarmi. Voi tutti siete stati una parte di questo percorso che non ho ancora completato, perché non ho realizzato l’anno sabbatico che desidero, ma non è facile chiudere la baracca e partire, sono tuttavia certa che ci riuscirò l’anno che verrà.

Nel frattempo se avete un posticino da voi, se vi serve un aiuto-autore, o un ragazzo del tè io sono disponibile a tutto,  anche a fare  l’opinion leader 😀

Per il momento mi basterebbe venire negli studi tra il pubblico, anche ora che c’è ciao Darwin, sarebbe bello potervi partecipare con tutto il gruppo di concorrenti che, da allora, è sempre rimasto in contatto.

Vi ringrazio ancora tutti dal profondo del mio cuore, per me, dopo un anno, spente le luci della ribalta, resta  un ricordo caldissimo ed indelebile di un’esperienza tra le più belle della vita.

 

Loredana Scaiano

Febbraio 2016

puntata intera 23 febbraio 2015

2 commenti su “Tutto arriva a chi sa aspettare.”

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