Il 2022 sta per finire e forse sui social dovremo modificare questo hastag.
Masha Amini è morta il 16 settembre, ormai conosciamo tutti la sua storia.
Da allora, le donne e gli uomini iraniani non smettono di protestare, e chiedono a noi di farci da portavoce nel mondo.
Mi sono unita in questa condivisione sin da subito, da quando la mia amica mi ha contattatto chiedendomi di farlo e così quasi quotidianamente sui miei profili social pubblico gli screenshot delle nostre conversazioni.
In tutto in mondo si è creata questa rete di condivisione e non so dove porterà.
Non sono un’esperta di geopolitica ma sento di dovermi schierare con queste persone perché non può esistere oggi un posto dove si viene ammazzati solo perché si protesta, perché la battaglia per i diritti umani cesserà di esistere quando questi saranno garantiti a tutti dovunque nel mondo.
Il 18 novembre sono stata invitata dalla Fidapa a Potenza per parlare di Iran, in quell’occasione ho chiesto alla mia amica scrivimi quello che vuoi che io dica. Lei lo ha fatto, io ho tradotto, spero bene, le sue parole e le ho lette. Ne ho quindi fatto un video che ho pubblicato sui miei canali social per dare alle sue parole ancora più forza.
Fino ad ora sono morte 500 persone, molte minorenni e ci sono state due esecuzioni pubbliche.
Interverrà l’occidente?