I cani di Valparaiso

Con i suoi 4300 km, il Cile è lo Stato più lungo al mondo.
Io l’ho percorso tutto, dall’estrema punta meridionale, a quella settentrionale, in aereo,  bus e nave, visitandolo dalla Patagonia al deserto de Atacama.
Quello che mi ha colpito è la massiccia presenza, in ogni luogo, di cani da strada. Uso volutamente questo termine perché questi cani non hanno l’aspetto di essere randagi, come i nostri, semplicemente vivono in strada. Sono belli, non troppo sporchi, e buoni con tutti.
I più caratteristici sono certamente quelli di Valparaiso.
I cani che vivono in strada a Valparaiso sono veramente moltissimi, io ne ho stimato uno ogni due abitanti.
Sono in ogni luogo
In Plaza Sotomaior di fronte al palazzo dell’Armada del Cile
in cerro Allegre, sotto un murales
in un paseo a prendere il sole
in cerro Conception all’ingresso di un locale pubblico, senza alcuna intenzione di spostarsi di lì 
a guardia del museo Baburizza
all’ingresso della chiesa mentre con lo sguardo ti chiede il permesso per entrare
Generalmente dormono, e se non dormono sonnecchiano. Un giorno in plaza Anibal Pinto ne ho contati 15, tutti dormivano occupando buona parte della zona riservata ai pedoni che tolleravano di buon grado la loro presenza.
Credo che si sia creata una convivenza armonica tra uomo e animale in questo luogo, vedo che la sera davanti alle case la gente mette gli avanzi della cena per gli animali e questi ringraziano regalando la loro presenza bonaria e silenziosa. Immagino che non siano di nessuno ma che sono di tutti, della città, anche se molti non sono contenti perché portano sporcizia, dicono. Gli abitanti di Valparaiso vorrebbero  che la loro città diventasse come Vina, un luogo pulito e senza cani in strada, ma non si rendono conto che non sono i cani a sporcare, perché tutta l’immondizia che ho visto nelle strade del centro, non è certamente prodotta da loro.
A me, invece, questa presenza piace moltissimo, mi ricorda l’infanzia, quando a Tricarico, i cani in strada erano tanti ed erano buoni, perché trovavano sempre un tozzo di pane. Con la civiltà abbiamo creato la gerarchia anche tra gli animali, tra quelli “firmati” che vivono S-comodamente nelle nostre case e quelli randagi, che si incattiviscono per la fame e ricreano il branco dei loro antenati.
I cani di Valparaíso non solo sono buoni con gli umani, ma non ne ho mai visto uno attaccare un altro.
Loro semplicemente stanno lì, tranquilli a sonnecchiare prendendo il sole, sotto l’occhio vigile dei veri custodi dell’ordine pubblico: i gatti che hanno adeguato il look ai colori della città.

2 commenti su “I cani di Valparaiso”

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